di Lazzaro Di Luciano | *Quest’articolo è stato scritto con un linguaggio volgare, ripreso dall’argomento che vuole presentare. Non sempre è imparziale*
Qual è il contrario della parola “dittatura”? Uno penserebbe “democrazia”, ma vi sbagliate, il contrario della parola dittatura è “comicità” e il tasso di libertà di un’epoca, di una nazione o quello che volete si misura in termini di comicità. Questa è allora l’epoca più bella in cui potevo nascere, fanculo il Rinascimento. E la bellezza di quest’epoca sta soprattutto nell’affermarsi di una forma di comicità brutale: la stand-up comedy.
Data la mia pigrizia non starò a spiegarvi per filo e per segno di cosa si tratta, Wikipedia sa fare bene il suo lavoro. Sono le riflessioni a cui mi hanno portato questi comici volgari che mi preme raccontarvi, infatti di tanto in tanto troverete delle note che rimandano ai video di vari stand-up comedian in attinenza con quello che dico.
Voglio accennarvi solo che non riesco ad immaginare un tipo di comicità che possa andare oltre questa in termini di contenuto e volgarità del linguaggio, a meno che io non voglia immaginare un video porno comico, che sarebbe una degenerazione. Per quanto riguarda l’intelligenza di questi comici che la praticano se la giocano con quelli che fanno non-sense, su tutti Maccio Capatonda (wow, ce l’abbiamo noi in Italia!).
Se siete intenzionati a guardare uno spettacolo stand-up, poggiate per un po’ il vostro perbenismo borghesuccio sul nuovo comodino di cui non avevate bisogno ma non siete riusciti a fare a meno di comprare e dimenticatevi pure della satira politica, o mettetela per un attimo da parte – vi piace, vero, quando Maurizio Crozza prende in giro gli odiati parlamentari? – e preparatevi ad essere presi in giro voi, brutti figli di puttana. Anzi, molti di voi faranno di più, si sentiranno offesi e sentiranno la voglia di piacchiare il comico*.
La stand-up comedy, che tradurrei con “comicità in piedi”, si propone di tirar fuori dall’animo umano tutta la schifezza che vi risiede**, e credetemi ne abbiamo molta! Ma non pensiate mica che questi comici stiano solo a rinfacciare a voi i vostri difetti per tutto il tempo, no, infatti l’intento di questa forma d’arte (non lo so se la si può definire tale, ma mi sono scocciato di usare sempre la parola “comicità”) è anche quello di farsi una merda da soli***. Insomma, il senso è questo, ognuno fa schifo a suo modo, chi più chi ancora di più e per contenere questa nostra brutalità la società dopo millenni e millenni di evoluzione è arrivata a quella di oggi che non è un granché, anzi, fa anch’essa piuttusto schifo. Aspettate! Non andate ad impiccarvi ancora. Per favore leggete prima il mio articolo, l’ho scritto con tanto impegno. E poi, dai non ce la passiamo tanto male, pensate solo a quanto sia stato importante il passo in avanti che ci ha fatto fare Freud, prima le persone un po’ strambe venivano subito etichettate come dei malati inguaribili e vai con le medicine e l’internamento. Risollevato il morale?
Comunque sia, solitamente uno show di stand-up comedy dura un’oretta, e in questo breve periodo di tempo l’artista vi ricorda che il vostro corpo è in decadimento, che la vostra anima vi suggerisce costantemente di salvaguardare prima voi stessi e che anche il Papa ha avuto le sue polluzioni notturne. Insomma, andate a fare i moralisti da un’altra parte e pigliatevela in culo.
Ecco, vi ho accennato di cosa si tratta ma, come dicevo, voglio parlare delle riflessioni che mi hanno suggerito questi eroi della comicità. Vi narrerò dell’ipocrisia che permanentemente mi aleggia intorno come un’aura. E non parlo di banalità come dover dire buongiorno a una persona che vorresti prendere a pugni in faccia, o voler insegnare l’italiano ai professori ignoranti senza avere l’autorità per farlo. Ben altro, qualcosa di più profondo… Continua a leggere →