A volte mi capita di leggere una poesia con la stessa cura con cui ne scriverei una, mi capita di prenderla, di girarla come una vecchia foto, guardarla in tutti i suoi lati migliori e accorgermi che non è semplicemente interessante, è molto di più. Come se dei grandi sacchi di sabbia fossero stati messi lì per prosciugare la bocca, assorbire la saliva, sento i versi che mi aggrediscono, che scartavetrano la gola, e mi pretendono come se fossi sempre stato loro, come se loro fossero stati sempre miei, fino a farsi ricordi, fino a diventare La poesia che non ho scritto.
Antonio Di Vilio
La poesia che non ho scritto #6. Tre poesie da Collected Poems di Frank O’Hara
La poesia che non ho scritto #5. Da Ballistics di Billy Collins
La poesia che non ho scritto #4. Da Birthday Letters di Ted Hughes
La poesia che non ho scritto #3. Da Mappa del nuovo mondo di Derek Walcott
La poesia che non ho scritto #2. Da The death of a naturalist di Seamus Heaney
La poesia che non ho scritto #1. Da Invettive e licenze di Dario Bellezza
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